Eruzioni Metalliche

di Giulia Fabriani

a. Un piccolo flusso metallico (arancione brillante) sopra il flusso di silicato (arancione scuro), seguendo la topografia della struttura superficiale del flusso di silicato. b. L'aspetto del flusso metallico (argento) dopo il raffreddamento. c. Primo piano di b, si noti come il nastro metallico viene smembrato. Credit: A. Soldati, J. A. Farrell, R. Wysocki & J. A. Karson, Nature Communications.

Che aspetto avrebbero i pianeti che conosciamo se in passato i vulcani sulla loro superficie avessero eruttato metalli.

Un gruppo di ricercatori, guidato da Arianna Soldati, dell’Università della Nord Carolina, ha indagato gli attuali paesaggi planetari alla luce dell’attività vulcanica passata, in uno studio pubblicato a marzo su «Nature Communications». Al centro della ricerca il vulcanismo planetario e in particolare il fenomeno del ferrovulcanismo, attività vulcanica su pianeti metallici che non è stata finora mai osservata direttamente.

I vulcani portano in superficie il magma, composto dagli elementi che formano le profondità dei pianeti, classificati come rocciosi, ghiacciati o metallici: la varietà di materiali osservati sulle croste planetarie è frutto dell’attività vulcanica dei corpi celesti stessi.

I materiali vulcanici in tutto il sistema solare mostrano un'ampia gamma di proprietà fisiche e dinamiche: i paesaggi riflettono queste proprietà e possono fornire indizi sia sulla natura del vulcanismo che sulla struttura e evoluzione dei corpi planetari oggetto di studio.

Il team di Soldati ha definito diversi tipi di ferrovulcanismo, indagando a livello teorico il comportamento dei flussi di lava planetari in diversi scenari. Il gruppo di ricercatori ha analizzato densità e viscosità dei flussi di lava, due parametri che svolgono un ruolo cruciale nel tipo di eruzione che ne deriva.

Nelle stesse condizioni ambientali la lava metallica ad alta densità sembra muoversi, ipotizza lo studio, più velocemente rispetto ad altri tipi di lava con cui tende a mescolarsi in fase eruttiva.

a. Contatto basale netto tra le unità di flusso metalliche (inferiore, argento) e di silicato (superiore, nero). b. Goccia metallica isolata all'interno del flusso di silicato. c. Base del flusso metallico (colore ruggine dovuto all'ossidazione), che mostra grumi di lacerazione e abrasioni erosive. d. Caratteristica di taglio trasversale metallico (colore arrugginito dovuto all'ossidazione) all'interno del flusso di silicato. Credit: A. Soldati, J. A. Farrell, R. Wysocki & J. A. Karson, Nature Communications.

Non potendo disporre di osservazione dirette di fenomeni ferrovulcanici, i ricercatori hanno dedotto informazioni utili dall’analisi chimica e morfologica del paesaggio, collegando le caratteristiche geologiche osservate a potenziali fenomeni vulcanici.

I risultati dello studio aprono la strada a indagini vulcaniche che aiutino a interpretare l’aspetto dei pianeti e il paesaggio nel nostro sistema solare.

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